HOME CARE ITALIA 360° E TERZA ECONOMIA LE PERCENTUALI SONO INCONFUTABILI VANTAGGIO PER LE ATTIVITÀ DI ASSISTENZA DOMICILIARE
Negli ultimi 50 anni l’invecchiamento della popolazione italiana è stato uno dei più rapidi tra i Paesi maggiormente sviluppati e si stima che nel 2050 la quota di ultra 65 anni ammonterà al 35,9% della popolazione totale, con un’attesa di vita media pari a 82,5 anni (79,5 per gli uomini e 85,6 per le donne). Ciò che colpisce maggiormente nel panorama del 21° secolo è il fatto di assistere a una redistribuzione demografica senza precedenti. Nei prossimi 5 anni, per la prima volta nella storia dell’umanità, il numero di individui di età uguale o superiore a 65 anni supererà quello dei bambini al di sotto dei 5 anni. L’incremento della popolazione anziana sarà più evidente nei Paesi in via di sviluppo, ma soprattutto nei Paesi industrializzati il segmento di popolazione che aumenterà maggiormente sarà quello degli ultraottantenni, il cui numero assoluto, entro il 2050, risulterà praticamente quadruplicato (1, 2). Parallelamente a l’aumentata aspettativa di vita, si è verificata una transizione epidemiologica nella patologia emergente: da una situazione in cui erano prevalenti le malattie infettive e carenziali, si è passati a una preponderanza di quelle cronico degenerative. Nei Paesi più ricchi, il maggior carico di malattia è attribuibile alle patologie cardio e cerebrovascolari e ai disturbi neuropsichiatrici, tra cui la depressione, la malattia di Alzheimer e le altre forme di demenza. Il progressivo invecchiamento è dovuto alla diminuzione della fecondità degli ultimi decenni, in controtendenza rispetto al baby boom del dopoguerra, attualmente è causa dell’aumento della popolazione tra i 45 e i 65 anni. Se a questi dati demografici si aggiungono i problemi che affliggono la sanità pubblica – tra tagli alla spesa sanitaria e a posti letto – è evidente come la Sanità Privata sia oramai da parecchi anni uno dei settori in più rapida ascesa.