
Assistenza notturna con Badante
L’assistenza domiciliare notturna riveste un ruolo cruciale nel garantire il benessere e la sicurezza degli anziani o dei malati Le ore notturne, infatti, possono rappresentare un momento di maggiore vulnerabilità, a causa di possibili cadute o problemi di salute improvvisi.
Che cos'è l'assistenza domiciliare notturna con Badante
L’assistenza domiciliare notturna riveste un ruolo cruciale nel garantire il benessere e la sicurezza degli anziani o dei malati Le ore notturne, infatti, possono rappresentare un momento di maggiore vulnerabilità, a causa di possibili cadute o problemi di salute improvvisi. Un supporto dedicato durante questo periodo critico non solo offre comfort fisico ed emotivo al malato, ma fornisce anche tranquillità ai familiari che non vivono con loro o non hanno la possibilità di accudirli in questa fascia oraria. Per una persona non autosufficiente, paziente con demenza o Alzheimer o comunque patologie neurodegenerative l’assistenza notturna diviene necessaria. Durante la notte questi pazineti tendono ad avere un sonno discontinuo con particolare riferimento tra le persone malate di Alzheimer o altri tipi di demenza che avvertono un peggioramento dei sintomi nelle ore tardo-pomeriggio e serali al calare del sole che viene definita la sindrome del tramonto. Il malato durante la notte subisce un aumento dell’ansia e di aggressività, una maggiore confusione, la tendenza a seguire il caregiver in ogni suo spostamento, il desiderio di “tornare a casa” o “vedere la mamma”, una propensione a vagare o a confondere il giorno e la notte. Le manifestazioni della sindrome del tramonto possono cambiare in base allo stadio della malattia e alla personalità del paziente.
Il paziente durante le ore notturne subisce una perdita di riferimenti
All’origine di tutto ci sono principalmente due fattori, uno esterno e uno interno. Il primo è il calar della luce, che rende i contorni degli oggetti più indefiniti, i colori più confusi, gli oggetti di arredo più nascosti e difficili da distinguere. I segnali sensoriali a cui le persone con demenza possono affidarsi per interpretare l’ambiente che li circonda allora diminuiscono e – considerando che il cervello di chi vive con l’Alzheimer fatica già in condizioni ottimali a integrare le informazioni provenienti dall’esterno – si comprende facilmente l’origine della confusione. Per fare un paragone, è come se ci chiedessero di svolgere un compito già difficile in una stanza poco illuminata.
Cosa fare in questo caso
L’ambiente delle persone malate di Alzheimer o di demenza dovrebbero sempre essere ben illuminate, per aiutare a integrare al meglio le informazioni visive anche quando è sera. Un breve pisolino dopo pranzo può aiutare a scaricare la stanchezza e affrontare meglio le ore successive. Tenere presente i bisogni di base, come fame e sete, la presenza di dolori, depressione o solitudine, è un altro tassello importante, così come ridurre l’apporto di sostanze stimolanti come caffeina e zucchero nelle ore serali, che possono contribuire a dare agitazione. Organizzare attività gradite durante il giorno, e mantenere una routine quotidiana regolare, aiuta a far arrivare a sera con la giusta dose di stanchezza, pronti per il riposo serale.
Le soluzioni dei servizi proposti da Sanitelgest
Sanitelgest offre varie soluzioni per il servizio di Assistenza domiciliare. Infatti la Famiglia da un lato può avere l’Assistenza Domiciliare Integrata –svolta da personale qualificato e professionista –dall’altro ha la possibilità di avere badanti, formate e competenti nell’assistenza domiciliare notturna. Naturalmente la valutazione è fatta sulla scorta della patologia del paziente.
La badante notturna non ha le stesse mansioni della badante diurna infatti non deve preparare i pasti, né occuparsi della pulizia della casa, né svolgere commissioni per l’assistito ma dovrà svolgere mansioni relative alla supporto alla somministrazione di eventuali farmaci, accompagnare l’assistito in bagno durante la notte, fargli compagnia e tranquillizzarlo nel caso in cui non riuscisse a dormire. La badante notturna in sorveglianza è una perfetta soluzione per la famiglia poiché lascia il paziente in sicurezza giacché ha una vigilanza per tutta la notte. La badante in attività, invece lo assiste durante i risvegli notturni per dare l’acqua, accompagnarlo in bagno, supportare psicologicamente, cambiare il panno e tutto quanto richiesto dal paziente. È anche possibile rivolgersi a questa figura per non lasciare solo un proprio caro autosufficiente ma molto anziano: pur non prestando assistenza diretta, la badante vigilerà su di lui durante la notte e interverrà in caso di necessità.
I compiti della badante notturna
I compiti della badante notturna possono includere:
- aiutare l’anziano o il malato ad alzarsi dal letto e accompagnarlo in bagno, aiutarlo a lavarsi se ne ha bisogno;
- tenergli compagnia e rassicurarlo;
- vigilare sull’assunzione dei farmaci, se l’assistito deve prendere medicine nelle ore notturne.
Differenza tra assistenza notturna e presenza notturna?
Quando si parla di assistenza notturna con badante si deve valutare quale tipo di contratto stipulare con la badante. Il Ccnl prevede 2 tipologie di contratto per il lavoro notturno ossia:
· L’assistenza notturna definisce il caso in cui la badante è tenuta a restare sveglia tutta la notte pertanto si parla di badante notturna in attività perché la persona assistita ha bisogno di cure continue. L’arco temporale per questo tipo di attività va dalle ore 20:00 alle 8:00, Il livello che si applica di solito è CS o DS, nel caso di badante formata professionalmente.
· La presenza notturna definisce il caso in cui l’assistito non ha bisogno che la badante resti sveglia tutta la notte. Questa infatti dorme in una stanza separata e presta assistenza raramente nell’arco temporale che va dalle 21:00 alle 8:00. In questi casi si ricorre ad un contratto di presenza notturna con un fisso mensile
Cosa prevede il contratto Colf Badanti e Baby Sitter
Entrambi i contratti prevedono la convivenza (anche se poi di giorno il collaboratore ritorna a casa sua).
Infatti nelle tabelle delle paghe minime ufficiali pubblicate ogni anno le paghe per l’assistenza e per la presenza notturna sono indicate solo per i conviventi e solo mensili e non ad ore. La paga mensile minima è fissa e non riproporzionabile (da 2 a 54 ore settimanale non cambia), quindi conviene sempre assumere con contratto di presenza o assistenza notturna per 54 ore settimanali e non meno.
badante notturna costo accessibile per la sicurezza dei tuoi familiari
Per stabilire il costo di una badante assistenza notturna è necessario partire dai livelli di inquadramento in cui è inserita.
Livelli Principali delle Badanti
Secondo la legge esistono 3 livelli principali che corrispondono sia al grado di preparazione richiesto al professionista sia alle condizioni effettive dell’assistito:
- livello BS: badanti che devono assistere anziani o persone autosufficienti.
- livello CS: badanti che devono occuparsi di persone non autosufficienti ma che non devono essere in possesso di requisiti specifici.
- livello DS è quello più specifico perché qui sono inquadrate le badanti si occupano di anziani non autosufficienti che necessitano di cure sanitarie. In tal caso quindi la badante deve possedere una specifica formazione e quindi avere la certificazione OSS e OSA.
Per quanto riguarda invece la badante che effettuerà la sola presenza notturna ci sarà un livello Unico secondo cui la badante lavorerà da un minimo di 1 a un massimo di 6 giorni settimanali.
Le tariffe dei minimi salariali, che sono entrate in vigore il 1° gennaio 2021 stabiliscono che lo stipendio minimo lordo per una badante notturna, previsto dalla legge, è:
- Livello BS: 1.012,27 Euro
- Livello CS: 1.147,24 Euro
- Livello DS: 1.417,21 Euro
Obiettivi del servizio di assistenza domiciliare notturna
Questa tipologia di assistenza consente all’assistito di continuare a vivere nel proprio ambiente casalingo, promuovendo la sua autonomia e la sua routine quotidiana. Ne migliora il suo benessere e la tranquillità
Agevolazioni Fiscali
I clienti possono usufruire delle agevolazioni fiscali e contributive per le colf badanti.
Il cliente può detrarre dall’imposta lorda il 19% delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti, per un importo massimo di 2.100 euro l’anno. La detrazione spetta al soggetto non autosufficiente o ai familiari che sostengono la spesa. Per poter usufruire di questa agevolazione sono necessari:
- il certificato medico, rilasciato da un medico specialista o generico, che attesti la condizione di non autosufficienza, da esibire a richiesta dell’amministrazione finanziaria;
- le Fatture erogate dall’Agenzia per il lavoro
Si può usufruire di tale detrazione se il reddito complessivo non supera 40.000 euro. La deduzione fiscale per la colf si può sommare alla detrazione prevista per l’ assistente familiare, e viceversa.
Richiedi la disponibilità dell’ assistenza notturna con Badante chiamando il centro Sanitelgest più vicino a casa tua. Il Coordinatore pianifica il tipo di servizio più vicino alle tue esigenze.
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